La pensione integrativa costituisce un investimento per il domani e un beneficio fiscale per il presente. In quest’ottica, accantonare anche piccole somme di denaro è un’opportunità di risparmio. Tutti i lavoratori dipendenti, autonomi o liberi professionisti possono aderire alla pensione integrativa. In aggiunta, è utile considerare che esistono quattro diverse forme pensionistiche complementari:
- fondi aperti;
- piani individuali pensionistici;
- fondi chiusi;
- fondi preesistenti.
CONTRIBUTI ED ETÀ PENSIONABILE
Innanzitutto, i contributi sono somme di denaro che vengono versate solitamente sia dal datore di lavoro che dal lavoratore stesso. Sono obbligatori e vengono calcolati in base alla retribuzione e versati ad appositi istituti (INPS, INPDAP e casse professionali). Invece, per quanto concerne l’età pensionabile, per andare in pensione bisogna aver accumulato degli anni di contributi. Nel dettaglio, i requisito restano 67 anni con almeno 20 di contribuzione, oppure 42 anni e 10 mesi di contributi, a prescindere dall’età. A tal proposito, ci sono delle riforme che lo Stato ha recentemente attuato, come per esempio Quota 100, che permettono di anticipare l’accesso alla pensione a 62 anni di età avendo maturato 38 anni di contributi.
DEDUCIBILITÀ FISCALE
Aprire un fondo pensione comporta inoltre avere dei cospicui vantaggi fiscali ed assicurarsi così un certo benessere futuro. Infatti, i contributi pensionistici possono essere dedotti dal reddito complessivo fino a 5.164,57 euro all’anno. Il vantaggio per i giovani alla prima occupazione è particolarmente interessante. In alcuni casi, è possibile dedurre anche altri 2.582,29 euro annui in base a determinate condizioni. In conclusione, va rimarcato il fatto che il regime fiscale è quello maggiormente agevolato rispetto ad ogni altra forma di risparmio o investimento. E’ prevista una tassazione ridotta dei rendimenti finanziari ed una rilevante flessibilità grazie alla possibilità di attingere a quanto accumulato prima del tempo richiedendo delle anticipazione (spese sanitarie, acquisto/ristrutturazione della prima casa, qualsiasi esigenza) o il riscatto della posizione per perdita del lavoro o invalidità.